Tre anni.
Sono passati tre anni dall'inizio della
missione quinquennale intrapresa dalla nave stellare USS Enterprise alla fine di Into
Darkness (2013), secondo capitolo del rilancio cinematografico della ormai
leggendaria serie di Star Trek nata dalla visionaria
mente di Gene Roddenberry e coraggiosamente rilanciata nel
2009 da J.J. Abrams.
L'equipaggio della
nave, nuovamente sotto il comando del Capitano
James T. Kirk (Chris Pine) e aiutato ovviamente dall'immancabile Comandante Spock (Zachary Quinto),
sta affrontando il lunghissimo viaggio di ricerca ed esplorazione nello spazio
mentre i vari membri cominciano a fare il punto della situazione ponendosi
domande e quesiti. Kirk e Spock non sono esenti da questo tipo di pensieri e si
ritrovano entrambi davanti ad un importante bivio professionale che potrebbe
cambiare le loro vite e allontanarli dalla loro amata Enterprise e
dall'equipaggio, ormai diventato come una famiglia.
Ma una minaccia improvvisa, la perdita della loro nave e tutto l'equipaggio disperso su un pianeta sconosciuto porteranno i due a rivalutare tutte le loro convinzioni nel tentativo di fermare il pericolo intergalattico più minaccioso mai visto.
Ma una minaccia improvvisa, la perdita della loro nave e tutto l'equipaggio disperso su un pianeta sconosciuto porteranno i due a rivalutare tutte le loro convinzioni nel tentativo di fermare il pericolo intergalattico più minaccioso mai visto.
Queste le premesse
della terza pellicola dedicata alla famosa saga fantascientifica che, dopo i
primi due capitoli diretti da J.J. Abrams, si rinnova in tutti i sensi con un
cambio di consegne al comando degno di nota. Alla regia di Beyond troviamo
infatti Justin Lin, regista cinese divenuto famoso per aver portato al
successo planetario la saga di Fast & Furious. Tale scelta aveva
destato numerose preoccupazioni nei fan più accaniti della serie che temevano
una trasformazione più, come dire, "tamarra" (passatemi il termine)
delle atmosfere dei film precedenti. Come destò preoccupazioni la scelta di Simon
Pegg, attore comico inglese già interprete del personaggio Montgomery Scott in tutti i film della
saga reboot, come cosceneggiatore che, a detta di molti, avrebbe portato un
eccessiva ironia nel film togliendo importanza e serietà alla pellicola.
Per fortuna tutte
queste preoccupazioni si sono rivelate, in seguito alla visione del film,
infondate. Il film è molto bello (ecco, l'ho detto). Ma nonostante sia molto
bello e godibile purtroppo non è esente da difetti.
Ma andiamo con ordine.
Il cambio di regia si
sente e anche molto. Spariti completamente gli optical flares
(utilizzati come "firma" da JJ in tutti i sui film) la saga prende
una piega meno filosofeggiante e più action con delle sequenze a dir poco
spettacolari e dei combattimenti realistici e ben coreografati. Gli effetti
speciali sono tra i migliori mai visti in un film di genere fantascientifico
con una CGI tra le migliori che abbia mai visto. La colonna sonora è un altro
punto a favore che, come nei film precedenti, alterna le musiche storiche della
serie tv originale a tracce completamente inedite. La recitazione, devo dire,
migliora ad ogni capitolo con un Chris Pine sempre più convincente nei panni
del Capitano Kirk e un bravissimo Zachary Quinto che in questo nuovo capitolo
ci offre una versione più sentimentale ed estroversa del giovane Vulcaniano.
La
sceneggiatura invece, per quanto sia ben scritta e ben bilanciata, si è
rivelata come il punto più debole del film, con una caratterizzazione dei
personaggi ridotta all'osso (soprattutto per quanto riguarda le new entry) e
uno sviluppo psicologico poco approfondito. Alcuni personaggi che nei precedenti
film avevano avuto un'importanza maggiore (come per esempio Nyota Uhura interpretata da Zoe
Saldana) in questo film risultano essere quasi assenti o con un notevole
taglio ai dialoghi. Nonostante questo però, è da ammirare l'equilibrio tra
umorismo e serietà, magistralmente orchestrato da Simon Pegg e la scelta di
prendere le distanze dalle vicende della serie classica (ampiamente utilizzate
nei primi due capitoli) introducendo una storia molto più originale e con una
propria identità. Molto apprezzato e commovente inoltre il sentito omaggio al
compianto Leonard Nimoy (famoso
interprete di Spock nella serie tv classica) e in generale all'intero cast
della serie tv originale.
In conclusione, Star Trek Beyond è un
ottimo film d'azione ben coreografato e diretto, con una buona dose di umorismo
ed innovazione ma sempre con un piede puntato nelle mitologie e nelle atmosfere
classiche dell'universo trekkiano. Pur non presentando particolari novità o
valori distintivi nel panorama attuale, il film è perfettamente godibile ed
emozionante e soprattutto con una propria identità rendendo questa nuova saga
reboot sempre più un'opera originale.
Con molta curiosità nel cuore per il futuro
di questa saga, vi raccomandiamo la visione di questa nuova avventura nello
spazio inesplorato a bordo della USS
Enterprise, accompagnati dal suo equipaggio, "per arrivare là dove
nessuno è mai giunto prima".
LLAP
Voto: 7,5
Canale: https://www.youtube.com/user/DSReviews95
Facebook: https://www.facebook.com/DsReviews/
Nessun commento:
Posta un commento